Pochi giorni fa sono stato invitato a partecipare a un interessante corso di aggiornamento, organizzato dall’Associazione Italiana Chirurgia Plastica Estetica (AICPE), presso il Presidio Ospedaliero Villa Letizia, a L’Aquila.
Obbiettivo del corso, aggiornare i chirurghi specialisti che effettuano interventi ricostruttivi o estetici sulla mammella, sulle più recenti strategie di approccio chirurgico ai casi più complessi di “mastoplastica secondaria”, ossia i casi in cui si interviene per correggere problematiche insorte dopo un primo intervento.
Insieme a specialisti a livello nazionale, è stato possibile avere un’esperienza diretta su tre casi reali di complicazioni post intervento, che sono stati analizzati con i necessari strumenti diagnostici e corretti grazie alle tecniche più avanzate e le nuove strategie, che offrono vantaggi concreti.
I progressi costanti nelle tecniche con cui si effettua la mastoplastica additiva sono dovuti all’enorme casistica di cui possiamo disporre, dal momento che questo intervento estetico è il più eseguito nel mondo.
Altrettanto possiamo affermare al riguardo ai materiali protesici in silicone: oggi le protesi mammarie vengono vendute in milioni di esemplari all’anno, sia per gli interventi a fini estetici che per quelli ricostruttivi, post chirurgia oncologica.
Rispetto al passato, le protesi mammarie attuali sono caratterizzate da un profilo di sicurezza elevatissimo, e le possibili complicanze a breve e a lungo termine hanno un’incidenza ormai molto ridotta.
Questo con significa che la ricerca della protesi mammaria “ideale” non continui, per migliorare ulteriormente la qualità dei risultati estetici e garantire la massima sicurezza alle pazienti che decidono di operarsi.
Ci sono ormai milioni di donne nel mondo soddisfatte di aver ritrovato maggior serenità e autostima, correggendo l’aspetto del loro seno con la mastoplastica additiva o la mastopessi con impianto di protesi, anche se nell’enorme casistica dobbiamo confrontarci con alcuni effetti indesiderati e complicanze.
L’aggiornamento è importante in ogni settore, ma in special modo nella mia professione di chirurgo plastico è fondamentale il confronto con altri colleghi specialisti e la formazione costante, per stare al passo con i progressi e le innovazioni tecniche che tendono sempre maggiormente alla minore invasività e alla tutela degli aspetti legati alla salute e sicurezza dei pazienti.