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La comparsa di vene varicose e capillari può essere dovuta a disturbi circolatori più o meno seri, di cui naturalmente è necessario accertarsi prima di intervenire sull’aspetto estetico. In questo articolo approfondiamo la conoscenza di queste patologie e dei trattamenti da scegliere in base all’entità del problema.
Indice
Le varici, o vene varicose, si presentano come cordoni o nodi scuri che compaiono agli arti inferiori a causa di una dilatazione anomala dei vasi sanguigni. Lungo le vene delle gambe sono dislocate speciali valvole che, in condizioni normali, assicurano che il sangue fluisca dalla periferia al cuore, impedendogli di ristagnare o tornare verso il basso. Quanto un vaso si dilata eccessivamente, le valvole non riescono a lavorare nel modo giusto e di conseguenza il sangue fa fatica a risalire, questo provoca la comparsa delle varici, accompagnate da una sintomatologia fastidiosa con senso di pesantezza e gonfiore alle gambe, che aumenta con il caldo o stando a lungo in piedi.
I capillari, o teleangectasie, sono sicuramente meno fastidiosi e evidenti, perché sono provocati dalla dilatazione di vasi molto piccoli, localizzati non solo agli arti inferiori ma anche al viso, in particolare su naso e guance. I capillari si evidenziano come un reticolo di linee sottilissime, rosse o violacee, e non provocano alcun fastidio.
La formazione di varici e capillari dipende soprattutto da cause ereditarie, ma in alcuni casi i nostri comportamenti contribuiscono ad accentuare il problema. Varici e capillari si formano più spesso in presenza di patologie quali ad esempio ipertensione e diabete, o a causa di fattori ormonali, ma sono frequenti anche nei soggetti che per motivi lavorativi stanno fermi in piedi a lungo, o che si espongono troppo al sole e a fonti di calore intenso. L’età media in cui questo problema tende ad accentuarsi è 50/60 anni ma se la componente genetica è forte le varici possono comparire anche in età più giovanile.
Il primo passo per affrontare in modo serio il problema delle vene varicose e dei capillari delle gambe che, come abbiamo visto, non è solo estetico, è effettuare una visita specialistica e ricercare le cause che ne hanno determinato l’insorgenza. Esistono terapie specifiche per migliorare la circolazione e per ridurre l’impatto estetico delle vene varicose, che lo specialista angiologo consiglia dopo aver valutato l’entità del problema.
Nel caso in cui siano presenti capillari sulle gambe o sul volto, non legati a particolari problemi circolatori, è possibile utilizzare il laser per rimuoverli con un ciclo di due/tre sedute ambulatoriali, a distanza di almeno un mese l’una dall’altra. Il laser agisce secondo il principio della fototermolisi selettiva, focalizzando la sua energia sul pigmento rosso contenuto all’interno del capillare, senza fare alcun danno alla superficie cutanea. In pratica il laser adotta un principio simile alla nota terapia sclerosante, utilizzando però al posto del farmaco una fonte di calore selettivo, che va a coagulare e chiudere il segmento del piccolo vaso, che successivamente viene riassorbito.
Il trattamento con laser è sicuro e non ha controindicazioni, la zona trattata può assumere un colorito blu/violaceo per tre giorni circa, tornando gradualmente alla normalità. E’ importante fra una seduta e l’altra applicare pomate emollienti e proteggersi dal sole.
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