Le ustioni sono lesioni cutanee provocate da agenti chimici, fisici o termici. Il danno tissutale è proporzionale alla temperatura e alla durata dell’esposizione.
La gravità di un’ustione è valutata in base a estensione, profondità, sede, tempo di contatto, stato di salute ed età del paziente.
In base alla profondità della lesione, le ustioni possono essere:
• di I grado: la cute si presenta arrossata, senza formazione di vescicole
• di II grado: sulla cute arrossata compaiono vescicole con un essudato fibrinoso
• di III grado: in genere non ci sono vescicole, sulla superficie dell’ustione possono formarsi pieghe e aree anomale nere o di color rosso vivo – la cute va incontro a necrosi
• di IV grado: i tessuti risultano carbonizzati, con interessamento delle strutture profonde, adipe, muscoli, ossa
Le conseguenze di un’ustione sono tanto più gravi quanto più essa è estesa; tra le complicazioni più importanti si annoverano le infezioni batteriche, la sepsi, la setticemia e lo shock da ustione, caratterizzato da vomito, convulsioni, disidratazione dell’organismo, abbassamento della pressione arteriosa, ipotermia, sintomi di insufficienza circolatoria, albuminuria e ematuria.