Oggi l’intervento di ricostruzione mammaria post oncologica, sia con protesi che con lembi miocutanei, viene quasi sempre accompagnato dal lipofilling. Vediamo in cosa consiste questa tecnica, e perchè è ritenuta ormai fondamentale per un miglior risultato ricostruttivo.
Come si effettua il lipofilling
Il lipofilling è una tecnica che prevede il trasferimento di piccole quantità di tessuto adiposo da una zona all’altra del corpo dello stesso paziente. L’intervento consiste nell’estrarre le cellule adipose presenti in una o più zone donatrici, con apposite microcannule, e trasferirle immediatamente nell’area che necessita di essere rimodellata o aumentata di volume, in questo caso l’area mammaria.
La procedura avviene con una tecnica estremamente precisa e delicata, non solo per garantire in ogni fase la sterilità del tessuto prelevato, ma soprattutto per mantenere le cellule trapiantate intatte e vitali, facendo sì che possano attecchire stabilmente nella zona dell’innesto.
Il lipofilling rappresenta il “gold standard” nella ricostruzione mammaria, e si presta ad essere effettuato praticamente sempre come completamento dell’intervento ricostruttivo.
A fronte di una ridotta invasività (l’impatto è molto lieve per la paziente, vista anche l’assenza di incisioni e cicatrici aggiuntive), il lipofilling offre numerosi vantaggi, migliorando il risultato della ricostruzione sul piano estetico e funzionale:
– permette di dare alla mammella ricostruita un aspetto estetico naturale ed una consistenza più morbida
– dona armonia e simmetria rispetto alla mammella controlaterale
– migliora sensibilmente la qualità e l’elasticità dei tessuti, anche dopo la radioterapia, ma anche l’aspetto e la dolorabilità delle cicatrici, grazie alla presenza nell’adipe di numerose cellule staminali dall’elevato potere rigenerativo.
Questo intervento offre indubbi vantaggi nella ricostruzione post oncologica, sia che avvenga con espansore e protesi che con lembi miocutanei, e non prolunga i tempi di recupero post operatorio, si tratta perciò di una procedura sempre vantaggiosa per la paziente, con un unico limite: una donna molto magra potrebbe non disporre di una quantità sufficiente di grasso da utilizzare per il trapianto, rendendo impossibile effettuare il lipofilling al seno.
Per approfondimenti, visita questa pagina sul lipofilling del seno.