Il recupero dopo un intervento estetico di otoplastica nella maggior parte dei casi è rapido e privo di complicazioni, tuttavia devono trascorrere alcune settimane prima di poter apprezzare il risultato finale, che può essere ottimizzato seguendo attentamente le indicazioni ricevute dal chirurgo.
La procedura di rimodellamento estetico dell’orecchio si esegue quasi sempre in anestesia locale. Ciò significa che il paziente durante l’intervento resta sveglio, ma in una condizione di completo rilassamento e assenza di fastidio o dolore. L’anestesia locale permette di recuperare una condizione di normalità fin dalle prime ore dopo l’intervento, il paziente infatti si sente abbastanza in forma e pronto a riprendere la normale routine quotidiana. Questo in linea di massima è possibile, ma a condizione di evitare alcuni comportamenti che potrebbero non solo allungare i tempi di guarigione, ma anche compromettere il risultato dell’intervento di otoplastica.
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Subito dopo l’intervento: quanto tempo va tenuta la fasciatura?
E’ indispensabile nell’immediato post operatorio, dal momento che le orecchie sono molto instabili nella loro nuova posizione, mantenere di giorno e di notte la fascia protettiva che ha la funzione di proteggerle, stabilizzarle e evitare che possano essere urtate o piegate accidentalmente. Questa speciale fasciatura “a turbante” viene applicata direttamente in sala operatoria al termine dell’intervento, e deve essere mantenuta per una settimana. Dal terzo giorno talvolta si passa ad una fasciatura più leggera.
I primi sette giorni post otoplastica
Nei primi sette giorni è normale che la parte operata sia gonfia e che le orecchie drenino una piccolissima quantità di fluido: se ciò accade, si può pulire la parte esterna dell’orecchio con un tampone imbevuto di acqua ossigenata, rivolgendosi immediatamente al chirurgo in caso di dubbi. Il gonfiore che permane in questa fase si può ridurre al minimo mantenendo la posizione supina e la testa sollevata da almeno un paio di cuscini durante il sonno, ma anche evitando di chinarsi durante il giorno, un’azione che potrebbe aumentare il rischio di sanguinamento.
Nelle due settimane successive
La fascia più leggera, che nel frattempo ha sostituito la prima, va mantenuta soprattutto di notte, per coprire completamente le orecchie e proteggerle mentre si consolidano nella posizione corretta. E’ utille anche in questa fase che la testa rimanga un po’ sollevata durante il riposo notturno.
In questo periodo di tempo dobbiamo favorire la corretta cicatrizzazione delle incisioni, evitando di toccare o strofinare le orecchie, in modo intenzionale o accidentale, con il rischio di ritardare e complicare la guarigione. Indossare abiti abbottonati può essere utile, per non doversi preoccupare di come infilarli e sfilarli.
Il decorso dopo un mese circa
La fascia protettiva si mantiene durante la notte, ma può essere evitata di giorno, stando attenti comunque a non esporsi al rischio di traumi accidentali. E’ consigliabile fare movimenti delicati e, se possibile, continuare a dormire in posizione supina, senza fare pressione sulle orecchie.
La guarigione delle ferite anche in questa fase può esserne ritardata o compromessa da abitudini sbagliate, come fumare o inalare fumo passivo. E’ normale avvertire prurito, segno di guarigione delle sottili incisioni praticate durante l’intervento, ma se questo fosse accompagnato da rossore, sensazione di calore e presenza di liquido potrebbe trattarsi di un’infezione, da sottoporre immediatamente alle cure del chirurgo. Le ferite, in ogni caso, non vanno mai grattate: trattarle con la massima cura significa avere cicatrici chiare, sottili e quasi impercettibili dopo la guarigione, tenendo conto anche della loro posizione, nascosta dalle pieghe naturali dell’orecchio.
Il decorso dopo due mesi circa
In questo lasso di tempo le orecchie potrebbero essere ancora leggermente intorpidite, facciamo attenzione a non danneggiarle o ustionarle involontariamente, esponendosi al sole o usando l’asciugacapelli. Evitiamo in generale ogni attività che potrebbe causare traumi.
L’otoplastica è una chirurgia estetica che si concentra sulle orecchie. Esistono diverse tecniche, ma l’obiettivo principale è sempre quello di migliorare l’aspetto delle orecchie, riducendo la loro sporgenza o correggendo altre deformità. Questa operazione può essere eseguita su una sola orecchia o su entrambe, a seconda delle esigenze del paziente.
Il primo passo verso un intervento di otoplastica è la consulenza iniziale con un chirurgo plastico. Durante questa visita, il chirurgo esaminerà le tue orecchie, discuterà le tue aspettative e determinerà se sei un buon candidato per la procedura. È fondamentale essere onesti riguardo alle proprie aspettative e comprendere realisticamente ciò che l’otoplastica può offrire.
L’intervento di otoplastica è generalmente eseguito in anestesia locale o generale, a seconda della complessità della procedura e delle preferenze del paziente.
Il recupero dall’otoplastica varia da persona a persona, ma ci sono alcune linee guida generali che la maggior parte dei pazienti può aspettarsi di seguire.
I risultati dell’otoplastica sono generalmente permanenti, ma è importante seguire attentamente le istruzioni del chirurgo durante il periodo di recupero per garantire un esito ottimale. Le orecchie rimodellate avranno un aspetto naturale e armonioso con il resto del viso, migliorando notevolmente l’aspetto estetico complessivo.
Oltre ai benefici estetici, l’otoplastica può avere un impatto significativo sulla salute mentale e sull’autostima del paziente. Molte persone che hanno subito questa procedura riportano un aumento della fiducia in sé stessi e una riduzione del disagio sociale.
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