L’intervento di lifting del seno ci permette di rimodellare e risollevare un seno che appare rilassato e cadente. Quali cause influenzano l’entità del cedimento delle mammelle? Certamente l’età, ma in molti casi anche l’equilibrio ormonale, il peso corporeo e fattori genetici, che possono anticipare di molti anni la perdita di tono della cute e compromettere l’aspetto estetico del seno.
L’intervento di mastopessi, o lifting del seno, è la scelta più indicata per una paziente che, dopo una o più gravidanze, allattamento, menopausa, desidera ripristinare l’aspetto che il suo seno aveva in precedenza, riportando le mammelle in una posizione corretta e donando loro forme e dimensioni armoniose e naturali. Nei casi in cui il cedimento (o “ptosi mammaria”) sia molto accentuato, può essere utile abbinare alla mastopessi l’inserimento di una protesi mammaria in silicone di piccole dimensioni.
Per ottenere il rimodellamento completo delle mammelle si interviene sul tessuto mammario eccedente, praticando una sottile incisione sul margine esterno dell’areola che, se necessario, estendiamo verso il basso con una linea verticale, fino alla piega sottomammaria. Per raggiungere il miglior risultato estetico è necessario in alcuni casi riposizionare il complesso areola-capezzolo e/o modificarne le dimensioni, affinché vi sia una perfetta armonia con la forma ed il volume del nuovo seno.
I tempi di recupero per questo intervento sono solitamente rapidi, è possibile riprendere le normali attività quotidiane entro una decina di giorni circa. Il risultato estetico ottimale dopo la mastopessi e la rapidità di guarigione dipendono molto dalla corretta gestione del post operatorio, secondo le indicazioni del chirurgo. Ad esempio, è indispensabile indossare uno speciale reggiseno per 24 ore al giorno nei primi giorni dopo l’intervento, al fine di agevolare un rapido ritorno alla normalità dei tessuti e prevenire ogni possibile complicazione. Quasi sempre a seguito della mastopessi si ha una cicatrice che si estende intorno all’areola e talvolta fino al solco sottomammario, che può richiedere tempi variabili, da alcuni mesi a un anno, prima di diventare piatta, chiara, sottile e quindi scarsamente evidente.