Negli ultimi anni la rimozione dei tatuaggi è diventata sempre più richiesta da chi desidera cancellare un disegno o un lettering ormai non più rappresentativo. Che si tratti di un errore di gioventù, di un tatuaggio sbiadito o di un cambiamento personale, oggi esistono metodi efficaci e sicuri per eliminare l’inchiostro dalla pelle. La tecnica più utilizzata è quella del laser, considerata la più efficace e meno invasiva. Tuttavia è fondamentale affidarsi a specialisti qualificati per ottenere buoni risultati senza rischi per la pelle.
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Il laser Q-Switched è attualmente lo standard di riferimento per la rimozione dei tatuaggi.
Questo tipo di laser emette impulsi ad altissima energia in tempi brevissimi, frammentando le particelle di inchiostro sotto la pelle senza danneggiare i tessuti circostanti. Una volta frantumate, le molecole di pigmento vengono eliminate naturalmente dal sistema linfatico.
Tra i vantaggi del laser ci sono la precisione, la sicurezza e la possibilità di trattare anche tatuaggi colorati (anche se alcune tonalità come il verde e il giallo sono più difficili da eliminare). Inoltre, rispetto a metodi obsoleti come la dermoabrasione o l’escissione chirurgica, il laser permette una guarigione più rapida e con minori rischi di cicatrici.
Uno dei timori più comuni è la formazione di cicatrici dopo la rimozione di un tatuaggio.
In realtà, se il trattamento viene eseguito con il laser giusto e da mani esperte, il rischio di cicatrici permanenti è minimo. Tuttavia, è fondamentale rispettare alcune regole nel post-trattamento: evitare l’esposizione al sole, non grattare le crosticine e seguire scrupolosamente le indicazioni del medico.
Chi ha una pelle particolarmente sensibile o soggetta a iperpigmentazione dovrà prestare maggiore attenzione. L’utilizzo di creme lenitive e schermature solari aiuta a ridurre i rischi e favorisce una corretta rigenerazione della pelle.
Sempre più richiesto è anche il trattamento di rimozione tatuaggi sopracciglia, utilizzato per eliminare il trucco semipermanente mal riuscito o fuori moda. In questo caso è necessario un laser specifico, calibrato per agire con delicatezza su una zona così sensibile e vicina agli occhi.
Il numero di sedute è spesso inferiore rispetto ai tatuaggi classici, ma richiede comunque molta precisione e l’utilizzo di protezioni oculari.
Dopo il trattamento può verificarsi un temporaneo arrossamento o gonfiore, ma con le giuste cure la pelle torna alla normalità in pochi giorni.
Le foto prima e dopo la rimozione laser mostrano chiaramente quanto il trattamento possa essere efficace.
I risultati possono variare in base a diversi fattori: tipo di pelle, età del tatuaggio, profondità dell’inchiostro, colori utilizzati e risposta individuale dell’organismo.
Il tempo di guarigione tra una seduta e l’altra è solitamente di 6-8 settimane. Questo periodo serve a dare alla pelle il tempo necessario per rigenerarsi e smaltire i pigmenti. Dopo ogni seduta, la zona trattata può presentare arrossamento, lieve gonfiore o formazione di crosticine, ma si tratta di reazioni temporanee e gestibili.
Come ogni trattamento, anche la rimozione laser dei tatuaggi può avere effetti collaterali. Tra i più comuni ci sono:
In rari casi, soprattutto se il trattamento viene eseguito da personale non esperto o con macchinari non adeguati, possono comparire cicatrici permanenti o infezioni. Per questo motivo è fondamentale affidarsi a centri specializzati e seguire attentamente le istruzioni post-trattamento.
Non tutti i tatuaggi sono ugualmente facili da rimuovere.
Alcuni pigmenti, come quelli di colore verde, blu chiaro o giallo, sono più resistenti al trattamento laser. Anche i tatuaggi molto vecchi o quelli realizzati in modo artigianale possono rappresentare una sfida, perché l’inchiostro è spesso depositato in modo irregolare e a diverse profondità.
Inoltre, tatuaggi coperti (cover-up) o con più strati di colore possono richiedere un numero maggiore di sedute. In questi casi, è importante una valutazione personalizzata da parte di un professionista esperto per stabilire la reale fattibilità della rimozione.
Il numero di sedute necessarie dipende da vari fattori:
In media, per la rimozione completa di un tatuaggio possono essere necessarie da 4 a 10 sedute, distanziate tra loro da alcune settimane. Per tatuaggi molto grandi o complessi, il trattamento può estendersi anche per un anno o più. Alcuni pazienti decidono di non procedere fino alla completa cancellazione, ma di alleggerire il tatuaggio per effettuare una copertura più efficace.
Il costo della rimozione dei tatuaggi varia in base a diversi fattori, tra cui:
In media, una seduta può costare tra 80 e 300 euro. I tatuaggi più piccoli e monocromatici tendono ad avere un costo inferiore, mentre quelli più grandi e colorati richiedono investimenti maggiori.
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