Il trattamento della fronte e dell’area perioculare con tossina botulinica di tipo A non ha particolari controindicazioni legate alla stagione, quindi si può effettuare in qualsiasi momento dell’anno. Come per ogni procedura medico estetica, è importante nelle ore successive al trattamento seguire i semplici accorgimenti suggeriti dal medico, utili a scongiurare la pur remota possibilità che il farmaco possa disperdersi al di fuori dei punti in cui è stato iniettato, con il rischio di compromettere il risultato estetico.
Cosa accade dopo l’infiltrazione di tossina botulinica di tipo A
L’infiltrazione di tossina botulinica, se effettuata da uno specialista esperto, è un trattamento sicuro e indolore in ogni stagione, con scarsissima incidenza di effetti indesiderati. Non è necessario sospendere i normali impegni della giornata, non vi è infatti alcun effetto sistemico, sulla concentrazione, la capacità di guida o altri parametri di salute, perché il farmaco agisce solo localmente, a livello dei piccoli muscoli corrugatori della fronte e del contorno occhi, donando al paziente uno sguardo più luminoso e giovanile per un periodo di almeno 4/6 mesi.
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Come comportarsi nelle ore successive al trattamento con “botox”?
Poiché, come abbiamo visto, è importante che l’azione del “botox” sia limitata ai punti identificati dal medico in fase di trattamento, è bene scongiurare ogni possibilità di diffonderlo in aree limitrofe. Le semplici raccomandazioni da seguire nelle prime 24/48 ore devono essere sempre date dal medico che effettua il trattamento, perché alcune possono essere legate a fattori individuali del paziente, ad esempio l’assunzione di alcune categorie di farmaci.
I quattro comportamenti che è sempre meglio evitare dopo l’infiltrazione di tossina botulinica di tipo A (botox):
Non sdraiarsi immediatamente dopo il trattamento, prima che il principio attivo si sia legato ai piccoli muscoli in cui è stato infiltrato. Esiste un rischio (molto remoto) che il farmaco possa avere un’azione anche nell’area circostante, con possibile compromissione del risultato estetico.
Non massaggiare o strofinare il sito dell’iniezione, per un motivo simile a quello spiegato sopra, naturalmente si può lavare il viso e applicare il trucco nel modo consueto, cercando però di evitare lo sfregamento eccessivo della zona perioculare o il massaggio troppo energico durante l’applicazione della crema.
Non prendere il sole diretto sul viso, non fare solarium o sauna e cercare di mantenere l’acqua della doccia a una temperatura tiepida , per evitare di interferire con l’azione del farmaco
Non svolgere attività sportiva o lavoro fisico intenso, che aumenta drasticamente la temperatura corporea, per lo stesso motivo di cui sopra: la vasodilatazione può influenzare negativamente il meccanismo di azione della tossina botulinica.
Quali sono i rischi aggiuntivi nella stagione calda?
In estate, con le temperature molto alte, è particolarmente importante salvaguardare la zona trattata dal surriscaldamento (e conseguente vasodilatazione), per questo nelle prime 24/48 ore, mentre la tossina botulinica sta iniziando ad agire, facciamo ancora più attenzione ai punti già descritti.
Dott Fabio Quercioli
Il Dott. Fabio Quercioli ha conseguito la Laurea in MEDICINA E CHIRURGIA presso l’Università di FIRENZE il 20/03/2006. Si è specializzato in CHIRURGIA PLASTICA E RICOSTRUTTIVA nell’anno 2010, con il massimo dei voti e lode.
Svolge attualmente attività privata presso il suo Studio, in Via Fra Bartolomeo 22 a Firenze.
Il Dott. Quercioli mette a disposizione dei pazienti la sua preparazione ed esperienza, per offrire risultati estetici armoniosi, naturali e non stereotipati. Nella sua attività ambulatoriale e chirurgica si avvale esclusivamente dei migliori materiali, prodotti e macchinari in commercio, per tutelare la sicurezza dei pazienti e ottenere e risultati di eccellenza.